Il mare di Sferracavallo in pericolo

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Riportiamo la lettera del comitato “Il mare di Sferracavallo” circa l’attuale questione dell’eventuale costruzione del collettore fognario che sfocerebbe a Sferracavallo. Condividiamo le preoccupazioni!

Egregio signor Sindaco prof. Leoluca Orlando,
ii 2 DICEMBRE 2013 la giunta comunale di Palermo, da Lei presieduta, con deliberazione numero 221, si è riunita e ha approvato un atto che ha come oggetto: “Completamento del sistema Nord Occidentale per lo smaltimento delle acque meteoriche -opere di urbanizzazione zen 2 gruppo Pa1 lottoB2 (ex art. 2 .1.97/88).

In tale deliberazione si avalla un progetto preliminare che prevede lo scarico in piena riserva marina (punta Matese), sulla base di valutazioni che ritengono tale punto “ottimale” in quanto appartenente all’area C della stessa.

progetto 

Questo Comitato Cittadino ritiene invece che:

1) lo scarico delle acque meteoriche di un’area così vasta della città di Palermo minerebbe definitivamente il delicato eco-sistema della riserva marina e sarebbe la causa della distruzione delle praterie di Posidonia e dei marciapiedi a Vermeti.

2) Questa deliberazione mettendo in pericolo l’unico tratto di mare del palermitano pressoché integro, contrasta palesemente con la posizione espressa dalla stessa giunta comunale l’8 marzo 2013, nella quale si specifica che verranno – attentamente esaminate tutte le possibili alternative tecniche, economicamente sostenibili, alla prevista soluzione dello scarico delle acque depurate all’interno dell’ Area Marina Protetta di “Capo Gallo-Isola delle Femmine”, verificandola compatibilità della soluzione progettuale prescelta con l’Ente gestore dell’Area Marina Protetta e la commissione di Riserva, come previsto dall’art4 comm 11 decreto di istituzione della Riserva stessa.

3) La Sua persona in occasione della riunione a Villa Niscemi del 26 luglio del 2013 ha dichiarato che -“è anche emersa la sostanziale condivisione della posizione dell’Amministrazione comunale circa l’impossibilità di prendere in esame qualunque ipotesi di scarico nell’Area marina protetta di Capo Gallo e Isola delle Femmine”-.

4) Sarebbe opportuno evitare di scaricare tutta questa quantità di acqua dolce in un unico tratto di mare, alla luce del fatto che la maggior parte di essa dovrebbe essere pompata e quindi con rilevante dispendio energetico, il ché implicherebbe una produzione eccessiva di CO2.

Pertanto Le chiediamo chiarimenti in merito per capire se questa giunta sia disposta a tutelare il prezioso habitat dell’Area Marina protetta di “Capo Gallo-Isola delle Femmine”, oppure, come paventiamo, è decisa a portare avanti questi progetti lesivi per il nostro Mare.

il Comitato Cittadino “il Mare di Sferracavallo”

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9 Thoughts to “Il mare di Sferracavallo in pericolo”

  1. punteruolorosso

    un’altra domanda scottante per orlando.

  2. peppe2994

    Ecco, infatti. Proponetela al forum web. È fondamentale avere risposte subito.

  3. I cittadini di Palermo non vogliono che si deturpi un bene comune quale è l’Area Marina Protetta Capo Gallo-Isola delle Femmine. Sabato scorso all’Electronic Town Meeting è emersa una volontà comune, evitare ogni scarico di acque reflue e/o meteoriche nelle preziose acque del Mare di Sferracavallo. Le alternative esistono, ed è compito di chi amministra il nostro territorio di realizzarle e chiudere con quelle vecchie, e stantie, logiche che generano progetti costosissimi e deleteri .

  4. Area marina protetta? Quella delle mappe é in realtà una zona invasa da villette di pessimo gusto e fattura, l’area protetta é dall’altro lato della penisola di Barcarello. Chissà quanti di quelli che si lamentano hanno il pozzo nero “a perdere” nel terreno…

  5. Signor Paco, il Mare di Sferrcavallo è inserito TUTTO, all,interno dell’AMP di Capo Gallo-Isola delle Femmine. Si informi bene …

  6. punteruolorosso

    @paco,
    scusa ma l’abusivo, in questo caso, è il comune. un comune che non rispetta le leggi e non difende la salute dei cittadini, totalmente illegale in fatto di ambiente (polveri sottili, scarichi non a norma, depuratore di acqua dei corsari non funzionante, discarica di bellolampo col percolato, raccolta differenziata solo sulla carta…) l’elenco delle colpe del comune è molto lungo.
    quindi il comune non faccia l’ennesima azione illegale (soggetta peraltro a una multa da parte dell’europa), e si metta al lavoro per difendere il nostro patrimonio naturale già tanto bistrattato.

    esistono delle ipotesi di progetto alternativo su cui orlando ha promesso di voler lavorare. comunque non bisogna mollarli finché non fanno la cosa giusta, cioè elaborare un progetto che non implichi lo sversamento di acque nere e bianche in mare. tecnicamente si può riciclare l’acqua depurata in molti modi.

    il dibattito sul tema scarichi a sferracavallo è dunque aperto. il problema non riguarda solo la borgata, ma tutta la città e pazienza se qualcuno se ne fotte.

  7. Si informi bene? Quella zona che tanto difendete é invasa da obbrobri di cemento, ve ne siete mai accorti o sono vostri e non li volete toccati?

  8. Signor Paco… il mio “si informi bene” si riferisce al fatto che lei, probabilmente, non conosce l’estensione dell’AMP Capo Gallo-Isola delle Femmine.
    …Legga bene

  9. ninni1961

    Condivido che l’intera Area Marina Protetta, quindi anche le zone B e C, che fungono da cuscinetto alle zone A, vadano tutelate. Il pennello a mare che scarica a Barcarello è abusivo e da normativa della C.E. non può scaricare all’interno dell’AMP. Sto lavorando ad una ricerca sociale sulle Riserve, chiedo a chi vive o lavora a Sferracavallo o ad Isola delle Femmine, cosa pensano gli abitanti e gli operatori economici, pescatori, sull’istituzione dell’Area Marina Protetta. In particolare se è un punto di forza per il territorio oppure una limitazione. Ringrazio quanti possano aiutarmi.

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